Valvasone, davanti al giudice del lavoro la controversia tra un dipendente municipale e il Comune
VALVASONE. Controversia tra un dipendente municipale e il Comune di Valvasone: Giovanni Sbrissa dopo oltre 25 anni di servizio è ricorso al giudice del lavoro del Tribunale di Pordenone per un provvedimento disciplinare avviato nei suoi confronti nei primi mesi del 2012 dal segretario comunale. Ma il Comune replica che l’accordo tra le parti è già stato trovato.
Per la cronaca, Sbrissa è il padre di una dei consiglieri di opposizione del mandato amministrativo appena concluso: il suo applauso dopo l’intervento della figlia in un consiglio comunale di fine 2011 aveva fatto da incipit a un “confronto” con il segretario comunale, che aveva portato prima da parte dell’operaio comunale la richiesta di chiarimenti sulla presenza di altri colleghi durante il consiglio (argomento al centro di un’interrogazione della stessa opposizione) e poi, da parte del segretario, a un richiamo scritto al dipendente.
«Nell’arco di tutta la sua attività lavorativa – fa presente in una nota il sindacato regionale Cisal enti locali –, Sbrissa non ha mai subito provvedimenti disciplinari di alcun tipo. Al contrario, ha sempre avuto riconoscenza di stima per la professionalità dimostrata dai responsabili e amministratori che si sono susseguiti negli anni. Ora, anche l’amministrazione comunale valvasonese attesta “immutata stima e considerazione sia sotto il profilo umano sia professionale nel corso dell’intero rapporto lavorativo».
La vicenda è stata seguita dall’avvocato Brandimarte di Pordenone. Pronta la replica da parte del sindaco di Valvasone. «Sono questioni dell’area amministrativa tra un superiore e un sottoposto – ha detto Markus Maurmair –: come parte politica non ne siamo chiamati in causa: aggiungo che c’è già stata una conciliazione».
L’accordo prevede il derubricamento del richiamo da scritto a verbale e il riconoscimento da parte del Comune, citando proprio quanto riportato dal sindacato, di immutata stima nei confronti di Sbrissa.
Ma la Cisal alza il tiro e chiama in causa Valvasone anche sulla produttività da riconoscere ai dipendenti nell’ultimo quadriennio. «Mi stupisco dell’attacco – ha concluso Maurmair – visto che siamo reduci da un tavolo in cui abbiamo ribadito la nostra intenzione di chiudere la questione produttività, che riguarda però 3 anni, entro il 31 dicembre, vista la probabile fusione con Arzene».
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