Cervignano, in discussione i turni e gli orari. Oggi incontro a Udine con il prefetto per fare chiarezza.
CERVIGNANO. Gli agenti del Corpo di polizia del Cervignanese dichiarano lo stato di agitazione. Questa mattina, a Udine, saranno ricevuti dal prefetto. La segreteria sindacale regionale Sapol Cisal, per bocca del referente, Beppino Michele Fabris, spiega il problema. «L’11 settembre – argomenta - le parti sindacali erano state convocate dal segretario comunale di Cervignano per comunicare l’intenzione di modificare l’attuale orario di sevizio del Corpo di polizia locale, che peraltro non si conosce perché non è mai stato comunicato, nonostante più volte richiesto. Il Comune ha sostenuto la necessità di adottare un orario di servizio articolato su sette giorni lavorativi, su due turni di lavoro; si presume dalle 7.30 alle 19.30. Ad oggi, non se ne sa nulla. Ribadiamo che la polizia municipale del Cervignanese non ha personale a sufficienza per lavorare sette giorni su sette e non è dotato di armamento. L’organizzazione dei servizi, compiti e mansioni, deve tenere conto di questi aspetti, anche al fine di assicurare la sicurezza degli operatori nell’espletamento dei servizi, specie quelli notturni».
Aggiunge Fabris: «La turnazione deve essere equilibrata ed avvicendata con programmazione mensile dell’orario di lavoro. In merito al riposo settimanale, va ricordato che, al di fuori dell’orario di servizio previsto, i lavoratori non sono obbligati a svolgere alcuna attività priva dei caratteri dell’imprevedibilità ed eccezionalità tipici del lavoro straordinario. Chiediamo alle amministrazioni che fanno parte dell’associazione intercomunale del Cervignanese di attenersi al pieno rispetto delle norme di legge e contrattuali, che sono state disattese nuovamente durante le festività di San Martino e durante quelle natalizie. Chiediamo copia dell’atto gestionale che riporta l’orario di servizio attualmente applicato al Corpo di polizia locale, al fine di verificare se tali previsioni contrattuali siano state rispettate. In passato, con la precedente amministrazione, si era giunti a diversi accordi che avevano portato a un clima lavorativo ottimale. Nel corso del tempo, gli stessi problemi si sono inaspettatamente riproposti, tanto da richiedere un incontro con i funzionari e con il sindaco di Cervignano. Le questioni sono ancora irrisolte. A questo punto sarà il prefetto a fare chiarezza». (e.m.)